Gruppo Romani

La nostra società è nata nel 2009 dalla volontà di alcuni laici provenienti dall’esperienza comune di dipendenti di una casa editrice appartenente ad un ordine religioso. Conclusa tale esperienza, abbiamo deciso di investire la nostra professionalità e le nostre risorse al servizio della comunità ecclesiale, fondando una società che ha come scopo quello di occuparsi di editoria cattolica e di comunicazione per veicolare in modo diretto e indiretto il messaggio cristiano e dare voce alla nostra fede comune in Gesù Cristo e alla Chiesa.

Così è nata Editoriale Romani. Il nome, ispirato alla Lettera ai Romani in cui Paolo stabiliva una comunicazione con ‘i lontani’, rivela l’ambizione di entrare in contatto con coloro che accetterebbero con difficoltà una proposta di tipo direttamente confessionale, ma sono aperti al dialogo sull’uomo, si interrogano sulle problematiche attuali e sul senso ultimo delle cose.

Affrontando le tematiche di ampio respiro proprie degli ambiti in cui maggiori sono gli interrogativi dell’uomo del terzo millennio, cerchiamo da sempre di percorrere itinerari di riflessione per approdare laddove le classiche strutture della Chiesa faticano a farsi sentire. L’intento è affermare le ragioni di una fede senza metterla in primo piano, lasciando che la pienezza dei suoi significati impliciti traspiri dal valore dei contenuti multidisciplinari proposti.

grupporomani.it

 

Associazione In Punta di Piedi

L’associazione è nata da un gruppo di universitari di diverse facoltà dell’Università di Tor Vergata che spontaneamente nel febbraio del 2012 hanno sentito l’esigenza di dare una parte del loro tempo a coloro che vivono la condizione della sofferenza. Da una provocazione del Cappellano del PTV è nato il nucleo di base, circa 15 ragazzi, che dopo un corso di formazione di circa 3 mesi ha iniziato ad operare all’interno della struttura dell’ospedale con uno schema di visite ai reparti di circa due ore, per i colloqui con i degenti.

Definiamo il nostro non come un volontariato ma come un ”servizio” per il malato e il sofferente, perché è la cura della persona al centro di tutto e non la propria attività o il proprio risultato personale.

Il nome del gruppo “In Punta di Piedi” nasce proprio dall’esigenza di sottolineare quanto sia importante accostarsi con estrema delicatezza a chi soffre soprattutto rispettandone la libertà in ogni sua espressione: noi entriamo nelle stanza dei degenti «in punta di piedi».

Passando nei reparti si incontra ogni sorta di sofferenza fisica, psicologica, spirituale del paziente e delle persone che lo accompagnano. Di fronte il mistero della sofferenza non si può pretendere di essere una risposta o un risultato, da qui l’importanza di considerarsi una semplice presenza.

Una presenza non imposta ma offerta e accolta, una presenza che può donare compagnia nella solitudine,conforto nello scoraggiamento, ascolto nell’indifferenza.

La chiamata che ci spinge a “fermarci” accanto ai letti dei malati nasce proprio dal Vangelo e dalla necessaria testimonianza che scaturisce dall’essere cristiani, così come il buon Samaritano si è fermato e non è andato oltre.

Per ogni informazione: http://www.inpuntadipiedi.org/

Avvenire

​4 dicembre 1968. La data di nascita di Avvenire è legata a una persona, una scelta e un evento. Fu Paolo VI a volere un nuovo quotidiano dei cattolici italiani, che raccogliesse l’eredità di due storici giornali: come L’Italia di Milano e L’Avvenire d’Italia di Bologna. ​La scelta del Pontefice bresciano, già arcivescovo di Milano e figlio di un giornalista, si prefiggeva di tradurre lo spirito del Concilio Vaticano II in uno strumento popolare d’informazione e di giudizio sulla realtà del mondo contemporaneo.
L’evento al quale il nuovo quotidiano veniva significativamente legato era l’approvazione da parte dei Padri conciliari il 4 dicembre di 5 anni prima del decreto Inter mirifica “sugli strumenti di comunicazione sociale”, primo documento nel quale la Chiesa non solo affrontava il fenomeno dei mass media ma ne offriva una valutazione nel complesso positiva e fiduciosa, collocando i mezzi di comunicazione “tra le meravigliose invenzioni tecniche che, soprattutto nel nostro tempo, l’ingegno umano è riuscito, con l’aiuto di Dio, a trarre dal creato”. Uno sguardo aperto e costruttivo, pienamente conciliare, del quale Avvenire è a tutti gli effetti figlio.

https://www.avvenire.it/

Telepace

RADIOPACE nasce dal cuore dei ragazzi. Nasce nella ferialità di un’esperienza estiva che il Centro di Pastorale Ragazzi della Diocesi di Verona, Casa Gioiosa, proponeva ogni estate da giugno a settembre per i ragazzi delle parrocchie dai 6 ai 10 anni.

Il tutto nasce da una semplice domanda, che alcuni hanno definito provvidenziale: “Come possiamo far giungere la nostra voce alle nostre famiglie?”.

Dalla domanda si passa alla possibilità di un piccolo trasmettitore che un sacerdote porta a Casa Gioiosa e così, quasi per gioco, nasce RADIOPACE. È il 12 luglio 1977, il giorno dell’intuizione profetica. Da quel momento ebbe inizio la nostra storia che secondo le parole di Mons. Giuseppe Carraro, allora Vescovo di Verona, (foto a lato) fecero scoccare la scintilla per la nascita di RADIOPACE che avrebbe iniziato le proprie trasmissioni ufficiali il 27 novembre 1977. Due anni dopo sarebbe nata TELEPACE.

Da allora molto strada è stata fatta, prima Telepace Roma (22 agosto 1990), per volontà di San Giovanni Paolo II, poi il satellite per raggiungere i luoghi più remoti della terra, ma sempre con il ricordo vivo di quei primi momenti che si possono leggere nel  carisma dell’emittente. È da qui che nasce una vera e propria esperienza di fede fondata sulla preghiera e la carità, che continua anche ai nostri giorni.

 

www.telepace.it

conCorallo TV

Ha come finalità di proporre elementi condivisi da inserire nei rispettivi palinsesti di emittenti cattoliche locali, valorizzando il più possibile quegli strumenti di comunicazione, come radio e tv locali, più vicini all’uomo e che quindi possono prendersene cura dentro i rispettivi contesti ambientali, storici e politici; con l’obiettivo che comunicare non è solo raccontare ma anche educare e raggiungere gli uomini per poter aprire un futuro migliore, tenendo conto della individualità del destinatario.

Associazione Corallo

Nasce nei primi anni ’80 del secolo scorso come «Coordinamento Radiotelevisioni libere locali». Ha uno stretto rapporto con le emittenti televisive e radiofoniche portatrici dei principi cristiano-sociali e, insieme, offre un servizio di formazione, di assistenza sindacale, di consulenza normativa e tecnica alle emittenti e alle imprese e di tutela dei rispettivi diritti in sede nazionale.