ST8

Il dolore che non ha voce. Sulla soglia, in ascolto dei bisogni dei sofferenti

ST7

Solitudine 2.0: Pastorale della comunione e speranza
come cammino spirituale, psicologico, socio-sanitario.
Custodi e servitori della vita

ST6

Parlare per farsi ascoltare. Laboratorio di omelia

Lunedì 15 maggio 2023 – ore 10.00-13.00

Hotel Parco dei Principi
via Vito Vasile, 3 – 70132 Bari

Conduttore:
Gianni Cervellera, Teologo, coordinatore scientifico del convegno nazionale di pastorale della salute 

Il laboratorio intende verificare la qualità comunicativa di un’omelia in contesto ospedaliero o in un luogo in cui è presente sofferenza e malattia. L’analisi non riguarderà il valore teologico del discorso ma solo l’aspetto comunicativo. I lavori saranno prevalentemente pratici.

Il numero massimo di partecipanti è di 15.

ST4

L’ascolto per la sostenibilità: trovare, coinvolgere e dialogare con i donatori.
La lezione di E.T. e l’esempio di Paperon de’ Paperoni

Conduttore
Stefano Malfatti, Direttore Comunicazione e Raccolta Fondi – Istituto Serafico Assisi

La ricerca dei potenziali donatori passa attraverso l’ascolto, l’individuazione e il giusto ingaggio del nostro interlocutore, prima che da una (spesso inefficace) proposta di sé.

È un percorso emozionante e coinvolgente, ma anche molto articolato e sofferto che mette a dura prova le logiche fondamentali della comunicazione. Rivedere questi percorsi attraverso gli occhi di un alieno sulla terra, ci aiuta a costruire percorsi di comunicazione propizi a declinare i contenuti particolari e sfidanti che il mondo della salute porta con sé. Una volta intercettato, il nostro donatore va sfidato e coinvolto al fianco delle nostre difficoltà: ascoltare prima, per essere ascoltati dopo. 

A differenza di quanto normalmente si pensa, dietro al personaggio di Paperone, si nasconde una figura tutt’altro che avara, ma ricca di spunti di generosità e soprattutto di spirito di avventura. 

Rileggere alcune tappe della sua storia, ci aiuta a delineare il profilo del nostro donatore ideale, attento ad orientare al meglio le sue risorse, ma altrettanto propenso ad assecondare il suo spirito di intraprendenza, soprattutto affiancando e sostenendo chi questi sogni glieli propone e glieli racconta nella maniera più accattivante. 

Un “compagno di viaggio” ideale, esattamente come dovrebbe essere il nostro miglior donatore, ed esattamente come dobbiamo attivarci per andarlo a scovare (farci aprire le porte del suo “deposito”), facendo leva sulle chiavi del nostro impegno: la salute e i valori che alimentano la quotidianità del nostro lavoro.

ST3

Il ministro straordinario della comunione in ascolto dei sofferenti